Irlanda 1952: Philomena, adolescente, è incinta , è stata ripudiata dalla sua famiglia e viene accolta in un convento di suore che la fanno partorire, le danno da lavorare ( con orari disumani da schiave ) e le permettono di vedere il figlio un'ora al giorno. Finchè un brutto giorno, lo danno in adozione, anzi per meglio dire lo cedono dietro pagamento di un corrispettivo in denaro, in poche parole lo vendono, a una ricca famiglia assieme a un'altra bambina.
Una terribile consuetudine ad opera di queste suore sedicenti timorate di Dio.
Nel 2002, quindi ben 50 anni dopo, Philomena ancora non si è rassegnata alla perdita del figlio e sta cercando in tutti i modi di trovarlo. E' aiutata nella ricerca da Martin, giornalista appena silurato dalla BBC per ragioni politiche , che cerca una storia forte da raccontare in un articolo per il suo direttore di giornale.
Le loro ricerche li porteranno in America e alla scoperta di un figlio mai conosciuto nonostante i depistaggi del convento che aveva accolto Philomena nei suoi anni dell'adolescenza.
E invece di un semplice articolo, Martin racconterà tutto in un libro. Un bestseller.
Philomena di Stephen Frears è tratto da un'incredibile storia vera raccontata da Martin Sixsmith nel libro " The lost child of Philomena Lee" a testimonianza che la realtà supera sempre la più fervida delle immaginazioni.
Partendo da una storia raccontata già in modo furente e indignato da Peter McMullan nel bellissimo Magdalene, uno di quei classici film che ti inducono lacrime di commozione e di rabbia una volta arrivati ai titoli di coda e anche ben oltre, Frears adotta un'altra prospettiva : quella del contrasto tra il fermamente ateo Martin e la credente convinta, nonostante tutto, Philomena Lee.
La pellicola si nutre soprattutto dei loro diversi modi di essere, della loro diversa estrazione sociale , della loro diversa identità culturale ( Martin scrive libri sulla storia russa, Philomena legge romanzetti rosa d'appendice ) ma soprattutto sul diverso grado di indignazione che hanno ponendosi alla ricerca del figlio perduto di lei.
Martin è furente con l'istituzione religiosa responsabile di brutture e depistaggi, Philomena è interessata solo a conoscere un figlio che non ha mai conosciuto fisicamente.
E quando appura l'impossibilità di farlo, è assalita dalla vera e propria brama di parlare con chi è stato a contatto con lui, per sapere veramente chi era il suo Anthony, per non farlo diventare semplicemente il Michael di qualche altra, come dice lei in un importante passaggio del film.
Tornato nella sua natia Inghilterra Frears ritorna a dare il meglio di sè in un film dalla struttura narrativa semplice ma ricco di sfumature , di quelle increspature d'animo che nella sua carriera , perlomeno nei patri confini, è sempre riuscito a catturare con pragmatica maestria.
La sua regia non si concede mai voli pindarici ma la sua esperienza da narratore provetto permette di godersi appieno i duetti di una coppia di attori veramente affiatata: la Dench disegna un personaggio memorabile, uno sguardo luccicante su una vita piena di oscurità, una donna che pur limitata culturalmente riesce a dare un significato credibile al perdono cristiano ben più degli uomini di culto che incontra che teoricamente sono molto meglio attrezzati di lei a farlo, Coogan che il film lo ha cosceneggiato e prodotto è il suo brillantissimo antagonista , una voce del buon senso che ha le reazioni che avrebbe l'uomo comune di fronte a quello che è successo a Philomena.
Martin è la voce dell'indignazione, della voglia di urlare il proprio feroce dissenso in faccia a queste suore che nella loro vita hanno distrutto tante vite sotto l'egida della carità cristiana.
E non dimentichiamo che stiamo parlando della cattolicissima Irlanda.
Lei invece , dall'alto di un fede incrollabile mai venuta meno, è stata capace di perdonare.
Cristianamente.
Candidato a 4 premi Oscar da outsider ( Miglior film, miglior attrice protagonista, migliore sceneggiatura non originale, miglior commento musicale) Philomena è un film piccolo, intimista, struggente ma importante .
E' la rappresentazione visiva di una di quelle storie larger than life, la storia di un amore per un figlio perduto troppo presto e ritrovato troppo tardi.
Ma ciò basta per il cuore di una madre che non ha mai dimenticato i bellissimi momenti regalati dallo sguardo e dal sorriso di quel tenerissimo bambino.
( VOTO : 7,5 / 10 )
Jumat, 28 Februari 2014
TV Ascolti flop, chiude su La7 “Linea gialla” di Salvo Sottile
Salvo Sottile |
ROMA - Nemmeno venti puntate e adesso lo stop. Lo riferisce Il Fatto Quotidiano È arrivata al capolinea l’avventura televisiva di Linea Gialla, il programma dedicato alla cronaca nera condotto da Salvo Sottile su La7. La rete diUrbano Cairo, dunque, ha deciso di cancellare il programma anzitempo, visto che gli ascolti non sono mai riusciti a staccarsi da un deludente (e insufficiente) 2,5-3% di share. Sottile ha commentato la decisione con un tweet: “L’avventura di Linea Gialla finisce qui, ma a me (che ci ho creduto) quella linea resterà sempre nel cuore. Spero mancherà un po’ anche a voi”. Sottile, a quanto si apprende, resterà a La7 con un nuovo progetto nei prossimi mesi, anche se non si sa ancora di cosa si tratti.
Oltre agli ascolti da temperature polari, probabilmente ha inciso sulla cancellazione anche la frase infelice di Vittorio Feltri nel corso dell’ultima puntata del 25 febbraio. Il giornalista, rivolgendosi al’ospite Raffaele Sollecito aveva chiesto: “Ti volevi scopare Meredith? Non era nemmeno una meta inarrivabile”. Un’espressione che aveva provocato molte polemiche e a quanto pare ha accelerato la decisione già nell’aria di sospendere il programma.
Ora Salvo Sottile dovrà voltare pagina, cercando di raddrizzare le cose dopo che lo scorso anno aveva lasciato Mediaset per approdare a La7. E intanto, mentre il suo programma chiude i battenti, Quarto grado su Rete4, che lo stesso giornalista aveva creato e lanciato, ottiene buoni risultati Auditel con la conduzione di Gianluigi Nuzzi. L’addio di Linea Gialla ha provocato, inoltre, un effetto domino sul palinsesto di La7. Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi traslocano al mercoledì, il venerdì torna Crozza nel Paese delle meraviglie seguito da Bersaglio mobile di Enrico Mentana, mentre La Gabbia di Gianluigi Paragone andrà in onda la domenica sera. E il martedì, al posto di Linea Gialla, tornano film e serie tv, il tradizionale punto debole del palinsesto di La7.
La Farnesina sconsiglia i viaggi nel Sinai, Sharm compreso. E pensa di evacuarli
ROMA - Grave colpo per il turismo in Egitto. La Farnesina ha reso noto nel pomeriggio il suo "sconsiglio" per i viaggi a Sharm e nel Sinai. Alcune migliaia di italiani sono attualmente sulle rive del Mar Rosso e altrettanti si preparano a partire.
Testualmente il sito del Ministero degli Esteri viaggiaresicuri.it scrive: "In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".
La Farnesina sta valutando di far evacuare i turisti italiani dal Paese. Così come ha già fatto l'Olanda per voce del suo ministro degli Esteri, che ha consigliato il rientro degli olandesi che sono nei resort di Sharm el-Sheik e del Sinai. "La perdurante e difficile fase di transizione conferma la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese - spiega la Farnesina - Eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell'attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti".
Testualmente il sito del Ministero degli Esteri viaggiaresicuri.it scrive: "In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".
La Farnesina sta valutando di far evacuare i turisti italiani dal Paese. Così come ha già fatto l'Olanda per voce del suo ministro degli Esteri, che ha consigliato il rientro degli olandesi che sono nei resort di Sharm el-Sheik e del Sinai. "La perdurante e difficile fase di transizione conferma la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese - spiega la Farnesina - Eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell'attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti".
Più in dettaglio, la situazione appare particolarmente problematica - prosegue l'avviso - "nella regione al confine con la Striscia di Gaza, oltre che al Cairo, ad Alessandria, nelle altre principali città del Delta e del Canale di Suez e in tutta la Penisola del Sinai, ove si registra uno stato di tensione significativo dovuto innanzitutto all'attività di cellule terroristiche jihadiste".
Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e' legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali), ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina ricorda la Farnesina tornando a "suggerire di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali". "Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali", si sottolinea.
Non solo Italia e Olanda, anche Berlino sconsiglia i viaggi nel nord della penisola del Sinai e nell'area al confine fra Egitto e Israele e sollecita il rientro per i turisti sul posto. L'annuncio è segnalato sul sito del ministero degli Esteri tedesco. La compagnia turistica Tui ha messo a disposizione un charter speciale per rimpatriare i turisti a Sharm el Sheikh. I viaggi verso la regione sono stati bloccati fino al 14 marzo.
Altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai e' legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali (che hanno coinvolto anche gruppi connazionali), ripetuti sequestri, anche di turisti, in particolare nella zona di Nuweiba e in direzione del monastero di Santa Caterina ricorda la Farnesina tornando a "suggerire di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali". "Ove si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto si raccomanda in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali", si sottolinea.
Non solo Italia e Olanda, anche Berlino sconsiglia i viaggi nel nord della penisola del Sinai e nell'area al confine fra Egitto e Israele e sollecita il rientro per i turisti sul posto. L'annuncio è segnalato sul sito del ministero degli Esteri tedesco. La compagnia turistica Tui ha messo a disposizione un charter speciale per rimpatriare i turisti a Sharm el Sheikh. I viaggi verso la regione sono stati bloccati fino al 14 marzo.
Duecentomila per David Guetta, a Masada nel luogo più profondo della terra
TEL AVIV - Per festeggiare il traguardo di oltre 50 milioni di fans su Facebook, David Guetta ha stupito tutti con uno show di Masada, la fortezza del biblico re Erode, tra il deserto e le montagne del Mar Morto, in un luogo che è a 424 metri sotto il livello del mare e al quale hanno partecipato oltre 200.000 persone. Il dj francese, che ha venduto oltre 4 milioni di album con Nothing But The Beat, dopo aver suonato praticamente ovunque nel mondo, si era esibito persino sulla Grande Muraglia in Cina.
Grande tempesta in arrivo a Los Angeles, evacuate 1000 case
LOS ANGELES - Ci si prepara alla grande tempesta in arrivo |
LOS ANGELES - Ordini di evacuazione obbligatori sono stati emessi per 1.000 case in due periferie pedemontane est di Los Angeles, in vista dell’arrivo, nel pomeriggio di oggi, di una potente tempesta. La tempesta - di gran lunga più grande del poeriodo - ha portato preoccupazioni alla periferia di Azusa e Glendora a circa 25 km a nord est di Los Angeles, ai piedi delle ripide montagne di San Gabriel. Gli incendi hanno bruciato 800 ettari di collina il mese scorsodistruggendo la vegetazione che tratteneva il terreno. Ad Azusa, dove le colate di fango minacciano circa 1000 case, la polizia è andata porta a porta dicendo alle persone di andarsene. La California ha già ricevuto piogge diffuse mercoledì e giovedì.
"La cucina dei senza" (sale, grassi, zucchero) a Venezia
VENEZIA Dal 15 al 18 marzo 2014 nei ristoranti del FUORI DI GUSTO si scopriranno piatti gustosi e saporiti, senza accorgersi della mancanza di sale, grassi e zucchero
Per il terzo anno Fuori di Gusto completa Gusto in Scena, elevando Venezia, alla prima città che sposa “La cucina del senza”. Si allinea così al tema del congresso di Gusto in Scena 2014, in cui cuochi ed executive chef interpreteranno le regole di “La Cucina del Senza … grassi ..sale e dessert senza ...zuccheri” proponendola a un pubblico di gourmet proveniente da tutto il mondo.
Diciotto locali, tra ristoranti e bacari (tipiche osterie veneziane), affiancheranno menù degustazione con le proposte di questa cucina rivoluzionaria a quelle incluse nei menù tradizionali. Mentre in cinque grandi alberghi, tra i più attenti a Venezia ad una cucina di qualità, gli chef executive realizzeranno serate dedicate esclusivamente a “La Cucina del Senza”. In questi menù si potranno degustare inoltre sfiziosità gastronomiche reinterpretate e scoprire eccezionali abbinamenti con vini di produttori presenti a Gusto in Scena e coinvolti nel Fuori di Gusto. Il prezzo dei menù degustazione sarà fisso con vini inclusi.Un pratico pieghevole bilingue, italiano e inglese, distribuito nei locali aderenti a Gusto in Scena, raccoglie i ristoranti, gli alberghi e i produttori partecipanti al Fuori di Gusto. Il supporto della cartina posta all'interno con la segnalazione della posizione dei locali coinvolti ne facilita il riconoscimento logistico.
I RISTORANTI O I BACARI
Agli Alboretti, osteria Aciugheta, osteria Ai Assassini, Ai Mercanti, Al Covo, Alle Testiere, Antiche Carampane, Da Fiore, Fiaschetteria Toscana, Il Ridotto, osteria La Mascareta, osteria Corte Sconta, osteria Santa Marina, ristorante Pensione Wildner, Rusteghi Cicchetteria Enoteca, Vecio Fritolin, Vini da Gigio.
Agli Alboretti, osteria Aciugheta, osteria Ai Assassini, Ai Mercanti, Al Covo, Alle Testiere, Antiche Carampane, Da Fiore, Fiaschetteria Toscana, Il Ridotto, osteria La Mascareta, osteria Corte Sconta, osteria Santa Marina, ristorante Pensione Wildner, Rusteghi Cicchetteria Enoteca, Vecio Fritolin, Vini da Gigio.
I RISTORANTI NEI GRANDI ALBERGHI
Hotel The Westin Europa & Regina, Hotel The Gritti Palace, Hotel Metropole, Hotel Londra Palace, Hotel Hilton Molino Stucky, Ca’ Sagredo.
Hotel The Westin Europa & Regina, Hotel The Gritti Palace, Hotel Metropole, Hotel Londra Palace, Hotel Hilton Molino Stucky, Ca’ Sagredo.
Ucraina, appello all'Onu: la Russia sta invandendo la Crimea
Uomini armati non identificabili davanti all'aeroporto di Sebastopoli |
KIEV - Il Parlamento ucraino ha deciso oggi di chiedere una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu (di cui fa parte anche la Russia) per esaminare la situazione in Crimea,dove sta salendo la tensione dopo l'occupazione da parte dei filorussi del Parlamento di Simferopoli e di due aeroporti. Il parlamento ucraino ha approvato una mozione in cui chiede ai membri del memorandum di Budapest del 1994 (Usa, Gran Bretagna e Russia) di garantire la sovranità e l'integrità territoriale del Paese, "confermando il loro impegno verso l'Ucraina" e lanciando "consultazioni immediate per far abbassare la tensione". Nel memorandum di Budapest, Usa, Gran Bretagna e Russia si sono fatti garanti dell'indipendenza dell'Ucraina in cambio della sua rinuncia alla armi nucleari dopo il crollo dell'Urss. La mozione e' stata votata da 230 deputati.
Lo scalo di Belbek sarebbe circondato dalle forze russe lungo tutto il perimetro. I militari, che indossano elmetti e giubbotti antiproiettili, sono arrivati a bordo di una decina di camion, scortati da autoblindo e auto della polizia stradale militare. Lo scalo si trova vicino all'incrocio di due autostrade 'strategiche': una conduce a Sebastopoli (sede della flotta russa del Mar Nero), che dista una ventina di km, e l'altra a Sinferopoli (capitale della Crimea), a 50 km.Secondo il politologo ucraino Pavel Nuss, il blitz sarebbe stato compiuto per garantire il trasferimento dei reparti militari russi a Sebastopoli. D'estate l'aeroporto è usato anche come scalo internazionale.
Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha accusato Mosca di "invasione armata"."Considero l'azione come un'invasione armata e un'occupazione", ha postato sulla sua pagina Facebook il ministro. L'aeroporto di Sinferopoli, scrive Avakov, "è bloccato da reparti militari della flotta russa". "All'interno dell'aeroporto - prosegue - si trovano i militari e le guardie di frontiera ucraini. Fuori ci sono militari in divisa mimetica con armi e senza distintivi, che non nascondono la propria appartenenza". "L'aeroporto - aggiunge - non funziona. Sul perimetro esterno ci sono i posti di controllo del ministero degli interni ucraino. Non ci sono ancora scontri armati". "La situazione creatasi negli aeroporti di Crimea è un intervento militare e un atto di occupazione", ribadisce.
A Sinferopoli invece l'aeroporto è stato abbandonato solo da una parte degli uomini armati che l'avevano occupato nella notte. Lo riporta un inviato del sito russo online Lifenews.com. In mattina, ha riferito, è partito solamente uno dei quattro camion usati per il blitz. Lo scalo continua ad essere presidiato e pattugliato ma opera regolarmente. In precedenza un portavoce dello scalo aveva dichiarato a Radio Eco di Mosca che gli autori dell'occupazione se n'erano andati.
Il tasso di disoccupazione a gennaio sale al 12.9%
ROMA - Il tasso di disoccupazione a gennaio è balzato al 12,9%, in rialzo di 1,1 punti percentuali su base annua. Lo rileva l'Istat. Si tratta del tasso più alto sia dall'inizio delle serie mensili, a gennaio 2004, sia delle trimestrali nel 1977. Aumentano anche gli scoraggiati, coloro che hanno rinunciato a cercare lavoro. Nella media del 2013, rileva l'Istat, hanno raggiunto quota un milione e 790mila (+11,6%). E' il dato peggiore dal 2004.
Nel 2013 -478mila occupati - Nel 2013 gli occupati sono diminuiti di 478 mila (-2,1%) rispetto al 2012, ovvero di quasi mezzo milione. Lo rileva l'Istat, spiegando che si tratta dell'anno peggiore dell'inizio della crisi. Nell'anno il tasso medio di disoccupazione è arrivato al 12,2%. Era al 10,7% l'anno precedente.
Disoccupazione giovanile al 42,4% - Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a gennaio è pari al 42,4%. Lo rileva l'Istat (dati provvisori). Si tratta del tasso più alto sia dall'inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. I giovani in cerca di un lavoro sono 690mila.
Disoccupazione giovanile al 42,4% - Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a gennaio è pari al 42,4%. Lo rileva l'Istat (dati provvisori). Si tratta del tasso più alto sia dall'inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977. I giovani in cerca di un lavoro sono 690mila.
Kamis, 27 Februari 2014
Nebraska ( 2013 )
Woody, incamminato sulla strada della demenza senile dopo una vita di eccessi alcolici, è convinto di aver vinto un milione di dollari a una lotteria che in realtà è solo una mossa pubblicitaria. Si mette in testa di partire dal Montana per arrivare al Nebraska, sua terra di origine per ritirare la vincita. E il figlio David,desideroso solo di accondiscendere l'ultimo sogno di un vecchio a cui è rimasto forse poco da vivere, decide di accompagnarlo in auto facendo visita al fratello del padre e fermandosi ad Hawthorne, loro paese natale, a 200 miglia da Lincoln, città in cui devono ritirare il premio. David scoprirà tante cose sul passato del padre, tanti vecchi amici e "nemici", tanti avvoltoi che gli staranno intorno perchè convinti che veramente Woody ha vinto quei soldi, ma soprattutto padre e figlio si arricchiranno entrambi di un rapporto che probabilmente non avevano mai avuto.
Ormai Alexander Payne ci ha preso gusto : ha deciso che il road movie è il suo genere.
Genere cinematografico però declinato alla sua maniera, sbilenca, laterale, i suoi sono film di viaggio fisico ma soprattutto esistenziale e Nebraska ne è ottimo esempio dopo A proposito di Schimidt, Sideways e Paradiso Amaro.
La storia del vecchio Woody ( un grandissimo Bruce Dern che si è portato a casa il premio per miglior attore protagonista a Cannes ed è candidato anche all'Oscar) è anche un perfido excursus nell'ipocrisia di rapporti familiari di facciata, un viaggio in un passato complesso e irrisolto in cui vengono fuori i suoi problemi di alcolismo e tutta una serie di cosucce sepolte in un passato rivangato anche non volendo.
E David è lì, premuroso, comprensivo eppure sorpreso dallo scoprire diversi lati del padre che non aveva mai conosciuto prima, si trova nelle condizioni di chi scopre, nascosto in soffitta, sepolto dalla polvere degli anni che sono trascorsi, un vecchio album di fotografie di famiglia di cui ignorava l'esistenza e si mette avidamente a sfogliarlo.
La fame di conoscere il passato del padre e della sua famiglia e di rimbalzo qualcosa sulla sua infanzia trascorsa in quel di Hawthorne, piccolo paesello del Nebraska in cui il tempo sembra si sia fermato è la molla che spinge David nell'accompagnare le scelte di un padre un po' assente ma deciso a ritirare quel premio, come se fosse l'ultima cosa da fare nella sua vita.
Hawthorne, Nebraska :tutto immutato e tutto immutabile, una popolazione fatta dai ragazzi di cinquanta anni prima ora diventati vecchi e senza alcun ricambio generazionale.
E anche quelli che sono giovani dal punto di vista strettamente anagrafico ( i cugini di David ) sono irrimediabilmente vecchi dentro, resi decrepiti da un luogo senza prospettive se non quella di vegetare sotto il portico della loro casa a trangugiare lattine di birra economica, riunirsi davanti alla tv a vedere la partita, o trascorrere tristerrime serate al pub cantando il karaoke, un divertimento da pensionati parecchio in là con gli anni.
Payne ha poi il gusto beffardo di disegnare personaggi al limite del grottesco, forse anche oltre ( vedi i succitati cugini di David, due manzi che definire limitati mentalmente è già un gran complimento) e di orchestrare una sarabanda di rapporti familiari in cui il veleno viene sparso a piene mani.
Paradigmatico il personaggio della moglie di Woody, madre di David, che li raggiunge a Hawthorne assieme all'altro figlio, e che si toglie energicamente dei sassolini nella scarpa , in realtà dei veri e propri macigni in barba a qualsiasi rispetto e correttezza politica e religiosa ( da collasso la scena al cimitero in cui commenta le gesta terrene di molti trapassati che conosceva).
Tra L'ultimo spettacolo e Una storia vera , Nebraska è un viaggio alla ricerca di se stessi e di una dimensione mai avuta prima.
Il tutto filtrato da un'aura nostalgica che qua e là regala dei tocchi di vera e propria poesia.
Payne si dimostra ancora una volta a suo agio nel road movie a bassa velocità , canta ancora una volta l'America che non sta mai in prima pagina, quella delle profonda provincia in cui si capita sempre per sbaglio e non per reale volontà.
Il Nebraska più che un dettaglio geografico diventa quasi un approdo mitologico per anime perdute, lo sfondo ideale per una ballata folk suonata con poche , ma decise pennellate di plettro su una chitarra acustica che intona una melodia malinconica.
Bruce Springsteen cantava il Nebraska, ora anche Payne lo canta in un bianco e nero morbido e avvolgente, struggente allo sguardo.
Il Nebraska è ovunque e in nessun luogo.
O forse tutti noi abbiamo un pezzetto di Nebraska nel cuore.
Tutto sta a ritrovarlo....
( VOTO : 8 / 10 )
Ormai Alexander Payne ci ha preso gusto : ha deciso che il road movie è il suo genere.
Genere cinematografico però declinato alla sua maniera, sbilenca, laterale, i suoi sono film di viaggio fisico ma soprattutto esistenziale e Nebraska ne è ottimo esempio dopo A proposito di Schimidt, Sideways e Paradiso Amaro.
La storia del vecchio Woody ( un grandissimo Bruce Dern che si è portato a casa il premio per miglior attore protagonista a Cannes ed è candidato anche all'Oscar) è anche un perfido excursus nell'ipocrisia di rapporti familiari di facciata, un viaggio in un passato complesso e irrisolto in cui vengono fuori i suoi problemi di alcolismo e tutta una serie di cosucce sepolte in un passato rivangato anche non volendo.
E David è lì, premuroso, comprensivo eppure sorpreso dallo scoprire diversi lati del padre che non aveva mai conosciuto prima, si trova nelle condizioni di chi scopre, nascosto in soffitta, sepolto dalla polvere degli anni che sono trascorsi, un vecchio album di fotografie di famiglia di cui ignorava l'esistenza e si mette avidamente a sfogliarlo.
La fame di conoscere il passato del padre e della sua famiglia e di rimbalzo qualcosa sulla sua infanzia trascorsa in quel di Hawthorne, piccolo paesello del Nebraska in cui il tempo sembra si sia fermato è la molla che spinge David nell'accompagnare le scelte di un padre un po' assente ma deciso a ritirare quel premio, come se fosse l'ultima cosa da fare nella sua vita.
Hawthorne, Nebraska :tutto immutato e tutto immutabile, una popolazione fatta dai ragazzi di cinquanta anni prima ora diventati vecchi e senza alcun ricambio generazionale.
E anche quelli che sono giovani dal punto di vista strettamente anagrafico ( i cugini di David ) sono irrimediabilmente vecchi dentro, resi decrepiti da un luogo senza prospettive se non quella di vegetare sotto il portico della loro casa a trangugiare lattine di birra economica, riunirsi davanti alla tv a vedere la partita, o trascorrere tristerrime serate al pub cantando il karaoke, un divertimento da pensionati parecchio in là con gli anni.
Payne ha poi il gusto beffardo di disegnare personaggi al limite del grottesco, forse anche oltre ( vedi i succitati cugini di David, due manzi che definire limitati mentalmente è già un gran complimento) e di orchestrare una sarabanda di rapporti familiari in cui il veleno viene sparso a piene mani.
Paradigmatico il personaggio della moglie di Woody, madre di David, che li raggiunge a Hawthorne assieme all'altro figlio, e che si toglie energicamente dei sassolini nella scarpa , in realtà dei veri e propri macigni in barba a qualsiasi rispetto e correttezza politica e religiosa ( da collasso la scena al cimitero in cui commenta le gesta terrene di molti trapassati che conosceva).
Tra L'ultimo spettacolo e Una storia vera , Nebraska è un viaggio alla ricerca di se stessi e di una dimensione mai avuta prima.
Il tutto filtrato da un'aura nostalgica che qua e là regala dei tocchi di vera e propria poesia.
Payne si dimostra ancora una volta a suo agio nel road movie a bassa velocità , canta ancora una volta l'America che non sta mai in prima pagina, quella delle profonda provincia in cui si capita sempre per sbaglio e non per reale volontà.
Il Nebraska più che un dettaglio geografico diventa quasi un approdo mitologico per anime perdute, lo sfondo ideale per una ballata folk suonata con poche , ma decise pennellate di plettro su una chitarra acustica che intona una melodia malinconica.
Bruce Springsteen cantava il Nebraska, ora anche Payne lo canta in un bianco e nero morbido e avvolgente, struggente allo sguardo.
Il Nebraska è ovunque e in nessun luogo.
O forse tutti noi abbiamo un pezzetto di Nebraska nel cuore.
Tutto sta a ritrovarlo....
( VOTO : 8 / 10 )
La California ha sete, travolta dalla siccità
LOS ANGELES - Nello Stato del Sole la siccità sta prosciugando tutte le riserve d'acqua. Quest'inverno ci sono stati più di 50 giorni senza pioggia. Secondo i dati del California Department of Water Resources, il Lago Folsom è al 17% della sua capacità mentre i laghi Oroville e Shasta sono al 36%. Una carenza idrica che sta avendo un effetto domino sull'agricoltura e sull'industria della birra.
Moody's: il debito potrebbe migliorare in Italia
NEW YORK - Secondo Moody's, il 2014 potrebbe portare miglioramenti sul fronte debito e deficit nel nostro Paese. L'agenzia di rating dice infatti che le prospettive per regioni e comuni italiani restano stabili, ma potrebbero crescere grazie a una riduzione delle pressioni sul debito sovrano e a un ulteriore calo del deficit nella sanità regionale. Migliorando le condizioni economiche, non ci saranno grandi tagli alle risorse destinate agli enti territoriali.
Schettino, “torna a bordo, c****!” Lo ha fatto dopo 2 anni
Schettino, l'unico senza casco, sulla Concordia |
ISOLA DEL GIGLIO - Il capitano della Costa Concordia, Francesco Schettino, è tornato al relitto per la prima volta dopo il naufragio, nel quadro del suo processo per omicidio colposo Schettino è stato portato al relitto a bordo di una piccola barca, due giorni dopo essere arrivato Giglio. Egli nega le accuse di omicidio colposo e abbandono della nave, che potrebbero vargli un massimo di 20 anni di carcere.
È arrivato sull'isola al largo della costa toscana martedì e si dice abbia pianto quando ha visto il relitto. Ha frequentato un briefing in un albergo questa mattina per prepararlo alla breve gita in barca al relitto, sul quale era accompagnato da un gruppo di esperti nominati dal tribunale. Schettino è stato poi visto in piedi su un ponte della nave stessa. Gli stato consentito alla nave "come imputato, non consulente", ha detto il giudice Giovanni Puliatti.
Il fondo americano Blackstone entra nel gruppo Versace con il 20%
Un modello 2014 di Versace |
In base ai valori messi in campo nell'operazione appena conclusa, l'intera holding Versace viene valutata dunque un miliardo di euro.
Il direttore creativo del brand, Donatella Versace, saluta l'ingresso del fondo americano nella casa della Medusa sottolineando la visione comune sullo sviluppo futuro del gruppo e commenta così in una nota: "Sono molto lieta di lavorare con Blackstone e in particolare con Stephen Schwarzman (ceo e cofondatore di Blackstone ndr), di cui ammiro i risultati e che condivide la visione della famiglia sullo sviluppo di Versace".
E riprende: "Abbiamo raggiunto un posizionamento forte e unico nell'abbigliamento di lusso e credo che questo investimento nella società, assieme alla nostra direzione sicura e al nostro eccezionale team di gestione ci permetterà di raggiungere il potenziale di Versace".
"Siamo tutti incredibilmente entusiasti di questo sviluppo, che riconosce il lavoro fatto negli ultimi anni per mettere la società su basi solide quasi raddoppiandone le dimensioni - dice il ceo di Versace, Gian Giacomo Ferraris -. Versace ha un forte riconoscimento globale del marchio, una creatività unica e un'organizzazione formidabile che con l'investimento di Blackstone potrà portare la società al livello successivo".
Il direttore creativo del brand, Donatella Versace, saluta l'ingresso del fondo americano nella casa della Medusa sottolineando la visione comune sullo sviluppo futuro del gruppo e commenta così in una nota: "Sono molto lieta di lavorare con Blackstone e in particolare con Stephen Schwarzman (ceo e cofondatore di Blackstone ndr), di cui ammiro i risultati e che condivide la visione della famiglia sullo sviluppo di Versace".
E riprende: "Abbiamo raggiunto un posizionamento forte e unico nell'abbigliamento di lusso e credo che questo investimento nella società, assieme alla nostra direzione sicura e al nostro eccezionale team di gestione ci permetterà di raggiungere il potenziale di Versace".
"Siamo tutti incredibilmente entusiasti di questo sviluppo, che riconosce il lavoro fatto negli ultimi anni per mettere la società su basi solide quasi raddoppiandone le dimensioni - dice il ceo di Versace, Gian Giacomo Ferraris -. Versace ha un forte riconoscimento globale del marchio, una creatività unica e un'organizzazione formidabile che con l'investimento di Blackstone potrà portare la società al livello successivo".
Bot, l'asta fa il pieno, rendimenti al minimo
ROMA - Il Tesoro ha venduto tutti i 3 miliardi di offerta massima sul Btp a cinque anni e i quattro miliardi del nuovo Btp decennale settembre 2024 oggi in asta. Il rendimento è sceso al 2,14% sul 5 anni, minimo record, e al 3,42% sul decennale, minimo dal 2005. Il tasso del Btp decennale sul mercato secondario è sceso sotto il 3,5%, raggiungendo il livello più basso dal gennaio 2006. Il mercato attende l'asta sui titoli a media e lunga scadenza fra pochi minuti, con il lancio di un nuovo decennale. La Borsa di Milano continua a essere poco mossa, con l'indice Ftse Mib sulla parità fin dall'avvio (ora fa +0,02%). Tra i titoli principali si mette in luce A2A (+3,03%), con Pirelli (+2,06%) e Saipem (+0,965). Restano indietro Ansaldo Sts (-1,76%), Prysmian (-1,27%) e Finmeccanica (-0,92%). Poco mossa Mediaset (+0,105) dopo i risultati sopra le attese annunciati in Spagna. Poco mosse anche le Borse in Europa (-0,07% l'Euro Stoxx).
Rabu, 26 Februari 2014
Last Vegas ( 2013 )
Billy, scapolo impenitente ormai avanti negli anni finalmente si decide a fare il gran passo. Si vuole sposare con la sua fidanzata Lisa che non ha nemmeno la metà dei suoi anni. Per festeggiare il suo matrimonio con un addio al celibato memorabile chiama i suoi vecchi amici di infanzia: Sam, con un matrimonio ormai privo di emozioni, Archie, rimasto vedovo, nonno infartuato marcato a uomo da un figlio troppo premuroso e Paddy, anche lui vedovo ma solitario e misantropo che non ha mai perdonato a Billy l'assenza al funerale della sua amatissima moglie.
E quale meta migliore per un weekend da ricordare? Las Vegas, terra dei matrimoni effimeri e dei divorzi al fulmicotone.
Intanto ci sarà l'occasione per fare il punto delle rispettive vite e appianare qualche vecchia divergenza.
E ci sarà spazio anche per nuove conoscenze....
Non amo molto il genere della commedia geriatrica che per definizione ha sempre un mal celato fondo di patetismo che è duro da rimuovere anche ben oltre i titoli di coda.
Insomma sempre un certo retrogusto amarognolo e malinconico che personalmente non gradisco più di tanto.
Ma con un cast del genere è difficile evitare la visione anche se al timone c'è un regista buono a poco ma capace di tutto come Jon Turteltaub, il perfetto regista aziendale, il braccio armato della major, professionale ma con uno stile anonimo quanto basta, capace più di dirigere il traffico che di fare il regista, il perfetto tappetino accomodante che riesca a convivere senza problemi con tutto questo parterre de roi a disposizione davanti alla macchina da presa.
Aggiungiamoci anche una sceneggiatura non propriamente irresistibile e che ha il difetto capitale di sparare tutte le sue migliori cartucce nella prima parte del film ( strepitosa la battuta sull'emorroide di Archie che compie 32 anni come la fidanzata di Billy) e poi si adagia nel più classico buonismo da commedia per famiglie hollywoodiana, reazionaria il giusto, tanto per far riscivolare il tutto nell'ambito del solito bieco, puritano bigotto moralismo che piace tanto alla massaia dell'Alabama.
Quindi tutte coppie ufficiali, tutti coetanei e addirittura si rifiuta il sesso offerto da procaci donzelle nel fiore degli anni.
Un po' troppo per essere vero.
Lo schema da cui si parte è quello della classica notte da leoni allungata a weekend e solo grazie alla verve dei quattro giovani scavezzacollo protagonisti ( si va dai quasi 67 di Kline fino ai quasi 77 di Freeman) il tutto non si trasforma in una notte da pannol(e)oni.
I quattro ribaldi tengono bene la scena anche se l'età è ormai avanzata e cercano di salvarsi con l'ironia, cosa abituale per De Niro, Freeman e Kline, un po' meno per Douglas che a vederlo sembra quello che porta di più ( e peggio) i segni dell'età.
Son quasi 70 e la sua situazione clinica è stata abbastanza complessa fino a poco tempo fa.
A tratti rendono il film piacevole, al di là della melassa generosamente cosparsa nella seconda parte del film e nell'epilogo prevedibile quanto atteso sin dalla prima sequenza.
Anche il tentativo di fare qualche riflessione sulla paura che hanno i quattro di invecchiare nella più completa solitudine, è una digressione velleitaria più che altro.
Last Vegas è un carrozzone per far ridere guidato da vetturini un po' anzianotti ma ancora validi.
Del resto con tutto quel brillante avvenire che hanno dietro le spalle....
( VOTO : 5 / 10 )
E quale meta migliore per un weekend da ricordare? Las Vegas, terra dei matrimoni effimeri e dei divorzi al fulmicotone.
Intanto ci sarà l'occasione per fare il punto delle rispettive vite e appianare qualche vecchia divergenza.
E ci sarà spazio anche per nuove conoscenze....
Non amo molto il genere della commedia geriatrica che per definizione ha sempre un mal celato fondo di patetismo che è duro da rimuovere anche ben oltre i titoli di coda.
Insomma sempre un certo retrogusto amarognolo e malinconico che personalmente non gradisco più di tanto.
Ma con un cast del genere è difficile evitare la visione anche se al timone c'è un regista buono a poco ma capace di tutto come Jon Turteltaub, il perfetto regista aziendale, il braccio armato della major, professionale ma con uno stile anonimo quanto basta, capace più di dirigere il traffico che di fare il regista, il perfetto tappetino accomodante che riesca a convivere senza problemi con tutto questo parterre de roi a disposizione davanti alla macchina da presa.
Aggiungiamoci anche una sceneggiatura non propriamente irresistibile e che ha il difetto capitale di sparare tutte le sue migliori cartucce nella prima parte del film ( strepitosa la battuta sull'emorroide di Archie che compie 32 anni come la fidanzata di Billy) e poi si adagia nel più classico buonismo da commedia per famiglie hollywoodiana, reazionaria il giusto, tanto per far riscivolare il tutto nell'ambito del solito bieco, puritano bigotto moralismo che piace tanto alla massaia dell'Alabama.
Quindi tutte coppie ufficiali, tutti coetanei e addirittura si rifiuta il sesso offerto da procaci donzelle nel fiore degli anni.
Un po' troppo per essere vero.
Lo schema da cui si parte è quello della classica notte da leoni allungata a weekend e solo grazie alla verve dei quattro giovani scavezzacollo protagonisti ( si va dai quasi 67 di Kline fino ai quasi 77 di Freeman) il tutto non si trasforma in una notte da pannol(e)oni.
I quattro ribaldi tengono bene la scena anche se l'età è ormai avanzata e cercano di salvarsi con l'ironia, cosa abituale per De Niro, Freeman e Kline, un po' meno per Douglas che a vederlo sembra quello che porta di più ( e peggio) i segni dell'età.
Son quasi 70 e la sua situazione clinica è stata abbastanza complessa fino a poco tempo fa.
A tratti rendono il film piacevole, al di là della melassa generosamente cosparsa nella seconda parte del film e nell'epilogo prevedibile quanto atteso sin dalla prima sequenza.
Anche il tentativo di fare qualche riflessione sulla paura che hanno i quattro di invecchiare nella più completa solitudine, è una digressione velleitaria più che altro.
Last Vegas è un carrozzone per far ridere guidato da vetturini un po' anzianotti ma ancora validi.
Del resto con tutto quel brillante avvenire che hanno dietro le spalle....
( VOTO : 5 / 10 )
Forte grandinata su Milano e hinterland
La grandine di stasera su Milano |
Febbraio gelido, Grandi Laghi Usa ghiacciati all'88%
Il 19 febbraio scorso il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) a bordo del satellite Aqua della NASA ha sorvolato i Grandi Laghi degli Stati Uniti (un complesso di cinque laghi d'acqua dolce, tutti fra i più grandi al mondo, che costituisce una sorta di mare interno fra gli Stati Uniti ed il Canada) e catturato questa immagine a falsi colori delle distese di ghiaccio in uno periodi più freddi degli ultimi quattro decenni.
Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e il Great Lakes Environmental Research Laboratory (GLERL), la copertura di ghiaccio dei Grandi Laghi ha raggiunto l’88.42% tra il 12 e il 13 Febbraio, una percentuale mai registrata dal 1994. L'estensione del ghiaccio ha superato l'80% solo cinque volte in quattro decenni. L'estensione media del ghiaccio massimo dal 1973 è di poco superiore al 50%.
Le temperature insolitamente fredde nei primi due mesi dell'anno, in particolare nel mese di gennaio, sono responsabili della copertura di ghiaccio. Il vento freddo che soffia aria sulla superficie dell'acqua asporta il calore. Quando la temperatura della superficie scende a zero, un sottile strato di ghiaccio superficiale comincia a formarsi. Una volta avviata la formazione di ghiaccio, le temperature costantemente fredde, con o senza vento, sono il fattore principale dell’ispessimento del ghiaccio.
L'immagine a falsi colori utilizza una combinazione di onde corte a infrarossi per aiutare a distinguere il ghiaccio dalla neve, acqua e nuvole. L'acqua non congelata appare di color inchiostro blu-nero. Il ghiaccio è azzurro pallido, con spessore di ghiaccio che appare più luminoso e sottile, lo scioglimento dei ghiacci appare più scuro. La neve appare blu-verde. Le nuvole sono da bianco al blu-verde, con le nubi più fredde o ghiacciate da blu-verde al blu.
Credit: Nasa
Ianukovic verso l'Indonesia e Putin mette in allarme le sue truppe sul confine con l'Ucraina
Vladimir Putin |
KIEV - Il presidente Vladimir Putin ha posto oggi le truppe da combattimento russe in allerta al confine con l’ Ucraina, il più potente gesto del Cremlino dopo giorni di tintinnio di sciabole quando il suo alleato Viktor Yanukovich è stato rovesciato a Kiev. "In conformità con un ordine del presidente della Federazione Russa, le forze del Distretto Militare Ovest sono state messe in allerta alle 1400 (11.00 in Italia) di oggi," afferma l'agenzia Interfax citando il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu Il territorio occidentale confina con l'Ucraina.
Migliaia di russi, che costituiscono la maggioranza nella regione di Crimea ucraina, hanno dimostrato per l'indipendenza della penisola che ospita parte della Flotta del Mar Nero di Mosca e si sono scontrati con manifestanti rivali, principalmente della minoranza tartara, che sostengono le nuove autorità di Kiev.
Le turbolenze politiche martellano l’economia dell'Ucraina e la moneta nazionale grivna ha perso il 4% del suo valore, mentre in Russia il rublo è sceso ai minimi di cinque anni e i titoli bancari sono crollati.
La banca centrale dell'Ucraina, che sta spendendo la sua moneta per proteggere la grivna, ha detto di aver abbandonato un tasso di cambio gestito a favore di una moneta flessibile.
Ianukovic verso l’Indonesia
E l’'ex presidente ucraino Viktor Ianukovich? Si troverebbe attualmente in Russia, pronto a proseguire la sua fuga verso l'Asia, forse per l'Indonesia. Ianukovich avrebbe fatto tappa in Crimea ospite dell'ex ministro della difesa ucraino Pavel Lebedev, poi a Donetsk dall'amico oligarca Rinat Akhmetov e quindi sarebbe arrivato in Russia via mare col figlio minore, mentre il figlio maggiore avrebbe attraversato il confine a Donetsk in auto. Si troverebbe in Russia, dunque, solo come paese di transito per poi raggiungere qualche nazione asiatica, probabilmente l'Indonesia, dove il presidente deposto avrebbe un rifugio.
Da sabato scatta un nuovo aumento dell'accisa della benzina, decimo in 4 anni
ROMA - Scatta da sabato un nuovo aumento di 0,24 centesimi al litro dell'accisa sulla benzina e sul gasolio. Considerando anche l'Iva, ai prezzi attuali l'aumento è di 0,34 centesimi. L'aggravio era stato previsto ad agosto 2013 come copertura finanziaria per diverse voci del decreto Fare, tra cui la nuova legge Sabatini. L'aumento resterà in vigore fino al 31 dicembre.
Con questo ennesimo ritocco, tra il 2010 e il 2014 un'automobile a benzina che percorre 15mila chilometri costerà 257 euro in più, mentre una diesel ne costa 388 in più, secondo la stima fatta dagli artigiani della Cgia di Mestre. I calcoli dell'Associazione artigiani e piccole imprese dicono che negli ultimi quattro anni le accise sono state ritoccate per ben dieci volte e l'Iva per due volte. Dagli ultimi rincari saranno colpite le famiglie, ma anche alcune categorie professionali, come i tassisti, gli autonoleggiatori, gli agenti di commercio, i trasportatori.
Con questo ennesimo ritocco, tra il 2010 e il 2014 un'automobile a benzina che percorre 15mila chilometri costerà 257 euro in più, mentre una diesel ne costa 388 in più, secondo la stima fatta dagli artigiani della Cgia di Mestre. I calcoli dell'Associazione artigiani e piccole imprese dicono che negli ultimi quattro anni le accise sono state ritoccate per ben dieci volte e l'Iva per due volte. Dagli ultimi rincari saranno colpite le famiglie, ma anche alcune categorie professionali, come i tassisti, gli autonoleggiatori, gli agenti di commercio, i trasportatori.
La notte in Nord Corea, il buio assoluto (tranne la capitale)
PYONGYANG - Un'intera nazione (a eccezione della sua Capitale) senza elettricità. E' la Corea del Nord fotografata dagli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale il 30 gennaio 2014. La vista è surreale: sopra Seul regna un'enorme macchia nera, interrotta soltanto da un piccolo bagliore di luce, Pyongyang. Nel descrivere l'immagine, la NASA scrive che "la terra buia appare come se fosse una macchia di acqua che unisce il Mar Giallo al Mar del Giappone. La capitale, Pyongyang, appare come una piccola isola, nonostante una popolazione di 3.260.000 abitanti"
Secondo la Banca Mondiale, la Corea del Nord ha consumato appena 739 chilowattora pro capite nel 2011, mentre la Corea del Sud era a 10.162 chilowattora pro capite. (Per il confronto, l'Islanda ha avuto il tasso di consumo più alto, a 52.374 chilowattora pro capite. La minima, Haiti, ha avuto un tasso di consumo di 32 kilowattora per abitante).
Ciò che è anche particolarmente inquietante in questa foto è quanto poco sia cambiata la vita per il popolo della Corea del Nord, non solo da quando il dittatore attuale Kim Jong-un ha preso il posto di suo padre nel 2011, ma negli ultimi dieci anni.Nel 2002, il-segretario alla Difesa Donald Rumsfeld aveva presentato una foto satellitare che mostra la stessa identica situazione in Corea del Nord durante la notte: il buio.
California, vanno a spasso con il cane e trovano 10 milioni in monete d'oro
Alcune delle monete d'oro ritrovate |
Anche se il valore nominale di tutte le monete d'oror aggiunge solo 28 mila dollari, alcune di loro sono così rareche gli esperti di monete dicono che si potrebbe recuperarne dalla vendita quasi 10 milioni.
Il veterano numistamatico Don Kagin, che rappresenta la coppia, ha detto: "E 'come aver trovato la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno". Kagin, la cui famiglia è nel business delle monete rare da 81 anni, ha detto poco della coppia, tranne che che sono marito e moglie, di mezza età e vivono per molti anni sulla proprietà rurale dove sono state trovate le monete. Non hanno idea di chi le ha messe lì, ha detto Kagin. La coppia ha scelto di rimanere anonima, in parte per evitare una corsa all'oro nella loro proprietà da parte di cercatori moderni armati di metal detector.Inoltre non vogliono essere trattati in modo diverso dal solito, ha detto David McCarthy, numismatico principale della Kagin Inc. di Tiburon. "La loro preoccupazione è che questo fatto possa cambiare il rapporto con gli altri e sono abbastanza felice dello stile di vita che hanno oggi", ha ha detto. Hanno in programma di mettere la maggior parte delle monete in vendita tramite Amazon trattenendone solo alcune per ricordo. Useranno i soldi per pagare le bollette e fare donazioni a enti di beneficenza locali.
Ciò che rende la loro scoperta particolarmente prezioso è che quasi tutte le monete sono in condizioni quasi perfette. Ciò significa che chi sono stati sotterrati nel terreno non appena sono stati messi in circolazione. Perché la carta moneta non circolava in California fino al 1870 è estremamente raro trovare monete tutte di così alta qualità, a causa del loro uso. Le monete, da $ 5, $ 10 e $ 20, sono state conservate più o meno in ordine cronologico, con i pezzi del 1840 e del 1850 messe in un contenitore e sopra quelle successive. Le date e il metodo indicato che chi le ha messi lì dimostra che stava usando la terra come banca personale e che non erano state recuperate tutte in una volta in una rapina.
Sebbene la maggior parte delle monete siano state coniate a San Francisco, una da 5 dollari arriva dalla Georgia. La coppia abita in una zona collinare tentacolare di Gold Country, la regione che fu la sede della corsa dell’oro (Gold Rush) del 1849 . Le monete sono state trovate lungo un percorso la coppia aveva frequentato per anni. Il giorno in cui li ha trovati, la scorsa primavera, la donna si era chinato per esaminare un vecchio arnese arrugginito che sporgeva dalla terra. Ha scavato ed è saltato fuori il forziere.
Selasa, 25 Februari 2014
Atlantic Rim ( 2013 )
Una piattaforma petrolifera nel mezzo del mare del Messico affonda improvvisamente. Il team di ricerche inviato per indagare sull'accaduto scopre che la causa è un terribile mostro marino preistorico e scopre anche che ci sono due uova gigantesche che stanno schiudendo. La Marina americana manda tre robottoni antropomorfi a distruggere i mostri che intanto si stanno moltiplicando. Il problema è anche all'interno delle gerarchie militari perchè c'è chi sta organizzando un attacco nucleare per spazzare via i mostri. E spazzerebbe via anche una parte di popolazione....
Insomma quesa settimana è dedicata al cinema di qualità....
Avevo detto che non ci sarei ricascato e invece non ce l'ho fatta, eccomi qui , con mani e piedi legati di fronte all'ennesimo inqualificabile prodotto della Asylum productions. Ci sono le attenuanti però: ci sono i robottoni che prendono a mazzate i giganteschi mostri marini, una cosa che mi ha attirato sin dalle domeniche mattina passate al cinema dell'oratorio, annesso alla Chiesa, a guardare i film di Godzilla, quelli giapponesi anni '50 per intenderci.
Che cosa aspettarsi da un film che può vantare orgogliosamente una valutazione di 1,6 su imdb.com?
Solo il peggio e in un certo senso, anzi in molti sensi , siamo accontentati.
Viene servito il peggio del peggio.
Il problema stavolta non è tanto la qualità visiva del prodotto, sempre scadente, con effetti in computer grafica che sono veramente risibili, ma è meglio non soffermarcisi tanto perchè quelli più o meno ce li aspettiamo, ma quanto l'aggiunta di dettagli narrativi inutili oltre alle onnipresenti sequenze WTF ( diconsi What the Fuck?) in cui i protagonisti si esibiscono senza un briciolo di vergogna.
Così abbiamo Red, una specie di incrocio tra McGyver e Kevin Bacon che si fa il figo continuamente eppure è cornificato senza pietà dal suo amico nero che limona senza problemi con la sua ragazza , una biondona veramente ben dotata fisicamente che però rovina tutto con le sue labbra che stanno sempre a cuoricino, abbiamo un esercito che va in giro per la città a salvare vite ma gli abitanti se ne fregano nella maniera più assoluta ( ma come ? c'è un mostro marino che sta uscendo dal mare e la gente sta facendo bagordi sulla riva? e poi viene mandata una squadra per farli evacuare composta da cinque-militari-cinque?).
E che dire di navi e aerei mandati in soccorso le cui immagini sono chiaramente prelevate da altri film o documentari? E dei morti lasciati a caso agli angoli delle strade per rendere i mostri marini ( che poi sono dei volgari lucertoloni, non si sono sforzati neanche di dargli un design un minimo attendibile) più cattivi?
E il personaggio del militare monocolo che organizza un attacco nucleare in barba a qualsiasi concetto di gerarchia militare?
Il salvataggio di una delle bambine più brutte della storia del cinema? L'evasione di Red da una prigione che sembra fatta di cartone pressato?
E per finire , vogliamo parlare di uno dei robottoni che affronta il mostro marino armato con un minacciosissimo schiacciamosche?
Purtroppo manca l'ironia contagiosa e cazzona di uno Sharknado, a posteriori un vero e proprio cult, anche se non si può non sorridere di fronte a robot antropomorfi che sembrano dei giocattoli vintage ( diciamo i robot di plastica con cui si giocava ai miei tempi) o al massimo dei Power Rangers....
La cosa da riconoscere alla Asylum è sempre la scaltrezza ( oltre la velocità) con cui in quattro e quattro otto mettono su questi mockbusters a imitazione di mega produzioni hollywoodiane e anticipando sempre l'uscita del corrispondente film della major.
Io da parte mia prometto di non ricascarci : niente più produzioni Asylum.
Ma forse la mia è una promessa da marinaio un po' come quella sui found footage o sui mockumentaries: sempre a dire che li evito , però poi non me ne faccio sfuggire uno.
E poi quest'anno esce Sharknado 2...
Mica possiamo farcelo sfuggire...no, no, no...
( VOTO : 2,5 / 10 )
Insomma quesa settimana è dedicata al cinema di qualità....
Avevo detto che non ci sarei ricascato e invece non ce l'ho fatta, eccomi qui , con mani e piedi legati di fronte all'ennesimo inqualificabile prodotto della Asylum productions. Ci sono le attenuanti però: ci sono i robottoni che prendono a mazzate i giganteschi mostri marini, una cosa che mi ha attirato sin dalle domeniche mattina passate al cinema dell'oratorio, annesso alla Chiesa, a guardare i film di Godzilla, quelli giapponesi anni '50 per intenderci.
Che cosa aspettarsi da un film che può vantare orgogliosamente una valutazione di 1,6 su imdb.com?
Solo il peggio e in un certo senso, anzi in molti sensi , siamo accontentati.
Viene servito il peggio del peggio.
Il problema stavolta non è tanto la qualità visiva del prodotto, sempre scadente, con effetti in computer grafica che sono veramente risibili, ma è meglio non soffermarcisi tanto perchè quelli più o meno ce li aspettiamo, ma quanto l'aggiunta di dettagli narrativi inutili oltre alle onnipresenti sequenze WTF ( diconsi What the Fuck?) in cui i protagonisti si esibiscono senza un briciolo di vergogna.
Così abbiamo Red, una specie di incrocio tra McGyver e Kevin Bacon che si fa il figo continuamente eppure è cornificato senza pietà dal suo amico nero che limona senza problemi con la sua ragazza , una biondona veramente ben dotata fisicamente che però rovina tutto con le sue labbra che stanno sempre a cuoricino, abbiamo un esercito che va in giro per la città a salvare vite ma gli abitanti se ne fregano nella maniera più assoluta ( ma come ? c'è un mostro marino che sta uscendo dal mare e la gente sta facendo bagordi sulla riva? e poi viene mandata una squadra per farli evacuare composta da cinque-militari-cinque?).
E che dire di navi e aerei mandati in soccorso le cui immagini sono chiaramente prelevate da altri film o documentari? E dei morti lasciati a caso agli angoli delle strade per rendere i mostri marini ( che poi sono dei volgari lucertoloni, non si sono sforzati neanche di dargli un design un minimo attendibile) più cattivi?
E il personaggio del militare monocolo che organizza un attacco nucleare in barba a qualsiasi concetto di gerarchia militare?
Il salvataggio di una delle bambine più brutte della storia del cinema? L'evasione di Red da una prigione che sembra fatta di cartone pressato?
E per finire , vogliamo parlare di uno dei robottoni che affronta il mostro marino armato con un minacciosissimo schiacciamosche?
Purtroppo manca l'ironia contagiosa e cazzona di uno Sharknado, a posteriori un vero e proprio cult, anche se non si può non sorridere di fronte a robot antropomorfi che sembrano dei giocattoli vintage ( diciamo i robot di plastica con cui si giocava ai miei tempi) o al massimo dei Power Rangers....
La cosa da riconoscere alla Asylum è sempre la scaltrezza ( oltre la velocità) con cui in quattro e quattro otto mettono su questi mockbusters a imitazione di mega produzioni hollywoodiane e anticipando sempre l'uscita del corrispondente film della major.
Io da parte mia prometto di non ricascarci : niente più produzioni Asylum.
Ma forse la mia è una promessa da marinaio un po' come quella sui found footage o sui mockumentaries: sempre a dire che li evito , però poi non me ne faccio sfuggire uno.
E poi quest'anno esce Sharknado 2...
Mica possiamo farcelo sfuggire...no, no, no...
( VOTO : 2,5 / 10 )
Alpinista precipita in un canalone per 350 metri in Trentino: salvo!
La cima Quadra in val Breguzzo |
Vendite al dettaglio, crollo nel 2013 (-2,1%), anche negli alimentari
ROMA - Le vendite al dettaglio nel 2013 segnano un crollo del 2,1% rispetto all'anno precedente. Lo rileva l'Istat, spiegando che si tratta del calo annuo più forte dall'inizio delle serie storiche comparabili, ovvero almeno dal 1990. E stavolta a scendere sono anche gli alimentari.
Giù gli alimentari - Le vendite al dettaglio di prodotti alimentari segnano infatti, per l'intero 2013, una caduta dell'1,1% rispetto all'anno precedente. Per i prodotti della tavola si tratta del ribasso annuo più forte dal 2009, ovvero da quattro anni.
Vendite in calo anche a Natale - A dicembre del 2013, nonostante le feste natalizie, le vendite al dettaglio tornano a scendere, calando dello 0,3% rispetto a novembre e del 2,6% su base annua. Lo rileva l'Istat. E l'alimentare a livello mensile (-0,5%) fa anche peggio del resto dei prodotti (-0,3%)
Giappone, quei conigli padroni di un'isola
TOKIO - Un turista da da mangiare ai conigli nella Okunoshima Island in Giappone. Okunoshima è una piccola isola situata nel Mare Interno del Giappone, nella Prefettura di Hiroshima. L'isola è spesso chiamato Usagi Jima o "Rabbit Island" ed è famosa per la sua popolazione di conigli che ha preso possesso tutta l'isola ed è diventsta un'attrazione turistica con molte persone che vengono a visitare questi animali e a godere delle isole strutture turistiche che comprendono un resort, un golf a sei buche e campeggi.
New York, i passeggeri di un volo da Londra "saltano" il controllo immigrazione. Per caso
NEW YORK - Alcuni passeggeri del volo Delta da Londra sconcertati dopo aver "saltato" i controlli |
NEW YORK - I passeggeri a bordo del volo Delta 3 provenienti dall'aeroporto di Heathrow, si sono trovati accidentalmente nela zona del Terminal 4, nei pressi di un ritiro bagagli domestico dopo aver "saltato" il controllo immigrazione. I dipendenti aeroportuali hanno capito che erano nel posto sbagliato. I nomi dei passeggeri sono stati annotatie sono stati poi inviati attraverso l'immigrazione e dogana.
Chiunque avesse solo un bagaglio a mano, però, poteva uscire tranquillamente dall'aeroporto senza aver subito alcun controllo
Delta Airlines ha detto di essere consapevole che "un piccolo numero di clienti del volo Delta 3 da Londra aò Kennedy International Airport di New York sono stati in grado di aggirare, senza probabilmente volerlo, controlli doganali. Delta sta lavorando con l'Autorità Portuale, nonché la Customs and Border Protection esaminando la questione. La sicurezza del cliente è di vitale importanza e Delta fa ogni sforzo per seguire le procedure appropriate. "
L'Autorità Portuale di New York, che gestisce l'aeroporto, e New Jersey e US Customs and Border Protection non hanno finora fatto commenti.
NEW YORK - Le code che nornalmente si formano ai controlli immigrazione dell'aseroporto JFK |
Piazza Affari apre in calo (-0,24%) come le altre Borse europee
MILANO. - Apertura di seduta in calo per la Borsa, con l'indice Ftse Mib che cede lo 0,24% a 20.428 punti.
Anche le altre borse europee aprono negative. Si tratta di un cedimento di natura prevalentemente tecnica, alla luce del deciso trend al rialzo delle scorse settimane. Il Dax di Francoforte cede lo 0,29% a 9.860,52 punti, il Cac 40 di Parigi perde lo 0,41% a 4.401,01 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra dello 0,38% a 6.840,08 punti, l, l'Ibex 35 di Madrid scende dello 0,14% a 10.177,2 punti.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi si attesta a 197 punti nei primi scambi, in lieve allargamento rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento e' al 3,64%. Il differenziale Bonos/Bund segna 191 punti per un tasso del 3,58% .
Senin, 24 Februari 2014
Cabin Fever: Patient Zero ( 2014 )
Un gruppo di amici sta organizzando un addio al celibato indimenticabile per lo sfortunato di loro che si sposa. Noleggiano uno yacht e si fanno portare presso un'isoletta deserta sconosciuta anche alle carte geografiche. La sfiga vuole che l'isola in realtà non sia così deserta ma contiene il laboratorio del dottor Edwards che ha scoperto una nuova epidemia di una malattia virale che distrugge la carne umana e ha isolato il paziente zero, imprigionandolo per studiarlo visto che , pur essendo un serbatoio della malattia, non presenta alcun sintomo. La situazione è però sfuggita di mano a Edwards perchè è praticamente rimasto solo con due dottoresse e tutti gli altri del laboratorio sono morti contaminati dal virus. E l'arrivo dei quattro amici, due dei quali contaminati dal virus , complica ancora di più la situazione.
Anche perchè il paziente zero, cioè il vettore da cui è partita la malattia non è che abbia voglia di restare ancora imprigionato....
Sequel o meglio prequel apocrifo ambientato in Repubblica Dominicana di un brand creato da Eli Roth con il film del 2002, una pellicola che aveva diviso la platea horror tra sostenitori indefessi e accaniti detrattori.
Dopo un sequel del 2009, più o meno ufficiale che è stato diretto dal talentuoso Ti West, siamo al terzo film , ancora più a basso budget del primo e del secondo film , diretto da Kaare Andrews che ha al suo attivo vari corti, un film visto dai soliti quattro gatti, Altitude, e un segmento ( la lettera V ) di ABCs of Death, cinque minuti di cui non ho neanche il ricordo più pallido.
Parlar male di questo film è un po' come tirare sul pianista o sparare sulla Croce Rossa ma al suo interno ha quei due tre momenti che risollevano un po' la qualità non proprio altissima del tutto.
In un andamento comune a millemila altri horror con la solita mezz'ora accademica di ritardo in cui succede poco o nulla ( a parte qualche scena del laboratorio che fa intuire quello che avverrà) si cerca di inserire qualche variazione sul tema : come al solito personaggi trattati come carne da macello che non si empatizzano per nulla, il crescendo standard di sangue e frattaglie ma d'altro canto abbiamo un paziente zero che non è solo una vittima innocente come sembra e questa già può essere considerato un piccolo barlume di originalità, una lotta selvaggia tra due infette che procede anche con armi non convenzionali ( chi vedrà il film capirà che cosa intendo, diciamo una cosa abbastanza ironica, ci mancava solo il fango e che le due ragazzuole lottassero tra di loro vestite solo di bikini ridottissimi) in cui le due ex bellezze perdono pezzi peggio delle case romane di Pompei e un finale che viene snocciolato durante i titoli di coda in rewind,
spiegando un po' meglio gli avvenimenti ( soprattutto il passaggio da laboratorio affollato e in piena efficienza alle macerie e ai morti trovati dai quattro vacanzieri) e raccordandosi agli altri episodi ...più o meno.
Altra cosa positiva è che di computer grafica non c'è traccia: è tutto fatto artigianalmente e diciamo che il reparto effetti e make up non sfigura di fronte a produzioni ben più danarose.
Cabin Fever: Patient Zero non è un film da difendere propriamente a spada tratta, ma non è neanche lo sfacelo che immaginavo quando mi sono apprestato a vederlo.
Ha una bella ambientazione esotica, un gruppo di attori che non sono così cani e degli effetti di make up che riescono a impressionare.
Certo non è nulla da ricordare,anzi.
Diciamo bruttino ma con grazia, cerca di essere simpatico non prendendosi mai troppo sul serio , questi film fatti in modo piuttosto rustico in qualche maniera estorcono almeno la simpatia per le maestranze che vi hanno operato e poi almeno non abbiamo come protagonista la solita manica di imbecilli che inanella minchiate in serie.
Diciamo che nelle loro azioni c'è una certa logica, poca, ma c'è.
Cabin Fever : Patient Zero è uscito direttamente in dvd. Si vocifera di un ulteriore sequel/prequel che dovrebbe vedere la luce nel 2014.
Beh , speriamo di no.....
( VOTO : 5 / 10 )
Anche perchè il paziente zero, cioè il vettore da cui è partita la malattia non è che abbia voglia di restare ancora imprigionato....
Sequel o meglio prequel apocrifo ambientato in Repubblica Dominicana di un brand creato da Eli Roth con il film del 2002, una pellicola che aveva diviso la platea horror tra sostenitori indefessi e accaniti detrattori.
Dopo un sequel del 2009, più o meno ufficiale che è stato diretto dal talentuoso Ti West, siamo al terzo film , ancora più a basso budget del primo e del secondo film , diretto da Kaare Andrews che ha al suo attivo vari corti, un film visto dai soliti quattro gatti, Altitude, e un segmento ( la lettera V ) di ABCs of Death, cinque minuti di cui non ho neanche il ricordo più pallido.
Parlar male di questo film è un po' come tirare sul pianista o sparare sulla Croce Rossa ma al suo interno ha quei due tre momenti che risollevano un po' la qualità non proprio altissima del tutto.
In un andamento comune a millemila altri horror con la solita mezz'ora accademica di ritardo in cui succede poco o nulla ( a parte qualche scena del laboratorio che fa intuire quello che avverrà) si cerca di inserire qualche variazione sul tema : come al solito personaggi trattati come carne da macello che non si empatizzano per nulla, il crescendo standard di sangue e frattaglie ma d'altro canto abbiamo un paziente zero che non è solo una vittima innocente come sembra e questa già può essere considerato un piccolo barlume di originalità, una lotta selvaggia tra due infette che procede anche con armi non convenzionali ( chi vedrà il film capirà che cosa intendo, diciamo una cosa abbastanza ironica, ci mancava solo il fango e che le due ragazzuole lottassero tra di loro vestite solo di bikini ridottissimi) in cui le due ex bellezze perdono pezzi peggio delle case romane di Pompei e un finale che viene snocciolato durante i titoli di coda in rewind,
spiegando un po' meglio gli avvenimenti ( soprattutto il passaggio da laboratorio affollato e in piena efficienza alle macerie e ai morti trovati dai quattro vacanzieri) e raccordandosi agli altri episodi ...più o meno.
Altra cosa positiva è che di computer grafica non c'è traccia: è tutto fatto artigianalmente e diciamo che il reparto effetti e make up non sfigura di fronte a produzioni ben più danarose.
Cabin Fever: Patient Zero non è un film da difendere propriamente a spada tratta, ma non è neanche lo sfacelo che immaginavo quando mi sono apprestato a vederlo.
Ha una bella ambientazione esotica, un gruppo di attori che non sono così cani e degli effetti di make up che riescono a impressionare.
Certo non è nulla da ricordare,anzi.
Diciamo bruttino ma con grazia, cerca di essere simpatico non prendendosi mai troppo sul serio , questi film fatti in modo piuttosto rustico in qualche maniera estorcono almeno la simpatia per le maestranze che vi hanno operato e poi almeno non abbiamo come protagonista la solita manica di imbecilli che inanella minchiate in serie.
Diciamo che nelle loro azioni c'è una certa logica, poca, ma c'è.
Cabin Fever : Patient Zero è uscito direttamente in dvd. Si vocifera di un ulteriore sequel/prequel che dovrebbe vedere la luce nel 2014.
Beh , speriamo di no.....
( VOTO : 5 / 10 )
Ecco il pezzo di Terra più antico: uno zircone di 4,4 miliardi di anni
MADISON (Wisconsin) - Per usare un eufemismo, questo è un gioiello di un gioiello. Gli scienziati, utilizzando due diverse tecniche di determinazione dell’età, hanno dimostrato che un minuscolo cristallo di zircone trovato in un ranch di pecore in Australia occidentale risale a 4,4 miliardi di anni fa.
"Questo è il più antico pezzo affidabile datato della Terra che abbiamo", ha detto John Valley professore di geologia della University of Wisconsin che ha guidato il team di ricerca. Scrivendo sulla rivista Nature Geoscience , la squadra ha detto che la scoperta indica che la crosta terrestre si è formata relativamente presto, dopo che il pianeta aveva preso forma e che il piccolo gioiello è un residuo di esso.
Per determinare l'età del frammento di zircone, gli scienziati hanno prima usato una tecnica di datazione ampiamente accettata sulla base della determinazione del decadimento radioattivo dell'uranio in un campione di minerale. Ma siccome alcuni scienziati hanno ipotizzato che questa tecnica possa dare una data falsa a causa della possibile movimento degli atomi di piombo all'interno del cristallo nel corso del tempo, i ricercatori si sono rivolti ad un secondo metodo sofisticato per verificare la datazione. Hanno usato una tecnica conosciuta come atomo-tomografia, che è stata in grado di identificare i singoli atomi di piombo nel cristallo e determinare la loro massa e ha confermato che lo zircone era effettivamente di 4,4 miliardi anni fa.
Per mettere questa età nella giusra prospettiva, bisogna tenere presente che la Terra si è formata 4,5 miliardi anni fa come una palla di roccia fusa, il che significa che la sua crosta si è sviluppata relativamente poco dopo (100 milioni di anni). L'età del cristallo significa anche che la crosta è apparsa soltanto 160 milioni di anni dopo la stessa formazione del sistema solare.
Valley ha aggiunto che questi risultati suggeriscono che la Terra primordiale non era così dura come molti scienziati avevano pensato. Ha detto che la datazione conferma la teoria che la Terra "in realtà aveva acqua liquida" 4,3 miliardi di anni fa ed era forse in grado di sostenere la vita microbica.
"Una delle cose che siamo realmente interessa è: quanto è durata la Terra prima di diventare abitabili per la vita? Quando si è raffreddata a sufficienza in modo che la vita potesse emergere? Non abbiamo alcuna prova che la vita esistesse allora, ma non vi è alcuna ragione per cui la vita non sarebbe potuta esistere sulla Terra 4,3 miliardi anni fa".
I documenti più antichi fossili di vita sono stromatoliti prodotte da una forma arcaica di batteri da circa 3,4 miliardi di anni fa.
Lo zircone è stato estratto nel 2001 da uno sperone roccioso nella regione di Jack Hills, in Australia. Per una roccia di tale importanza, è piuttosto piccolo, misura solo circa 200 x 400 micron, circa due volte il diametro di un capello umano.
"Gli zirconi possono essere grandi e molto belli. Ma quelli su cui lavoriamo sono piccoli e non particolarmente attraenti se non per un geologo", ha detto Valley.
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